Qual è il modo giusto di fare i salti di linfodrenaggio?

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Come eseguire i saltelli linfodrenanti
La tecnica dei saltelli linfodrenanti è stata descritta dallo scienziato sovietico Alexander Mikulin nel suo libro del 1977 “Active Longevity (My System of Fighting Old Age)”. In effetti, egli chiamava questo esercizio vibroginnastica.

L’essenza consiste nell’alzarsi sulle punte dei piedi con le mascelle serrate, in modo che i talloni siano a circa un centimetro dal pavimento, e poi abbassarsi bruscamente. Si dovrebbe sentire una scossa, come quando si corre o si cammina. Ma non bisogna esagerare, non ci deve essere mal di testa.

Ripetete 30 movimenti di questo tipo, eseguendoli lentamente, non più di una volta al secondo.

Riposare per 5-10 secondi. Eseguire altri 30 movimenti.

L’autore del metodo consiglia di praticare la vibroginnastica per un minuto 3-5 volte al giorno.

Controindicazioni ai salti di linfodrenaggio
Problemi all’apparato muscolo-scheletrico, problemi ai muscoli del pavimento pelvico e problemi femminili sono controindicazioni all’esecuzione dei salti linfodrenanti.

Alle persone con queste diagnosi consiglio di eliminare e prevenire l’edema con massaggi linfodrenanti, nuoto regolare ed esercizi leggeri al mattino.

L’esperto ha anche sottolineato che i benefici dei salti di drenaggio linfatico non sono stati dimostrati, ma che, come qualsiasi altra procedura, ha senso solo se eseguita in modo responsabile.

Assicuratevi di non avere sintomi spiacevoli quando lo eseguite o, meglio ancora, assicuratevi che sia piacevole.

In ogni caso, il solo salto non è sufficiente a stimolare il lavoro del sistema linfatico e del metabolismo in generale: è necessario un approccio globale.

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